Fotografia e associazionismo femminile a Firenze nella prima metà degli anni ottanta: la Libreria delle donne e Fotostudio

Autori

  • Cristiana Sorrentino Università degli Studi di Firenze

Abstract

Nella prima metà degli anni ottanta a Firenze, l’attività culturale di due centri di matrice femminile come la Libreria delle donne e Fotostudio, in particolare per quanto concerne l’utilizzo della fotografia, rappresenta un punto di partenza per riflettere più ampiamente sulle modalità in cui alcuni poli di promozione artistica si sono proposti, in un’ottica di sperimentalismo e di ricerca, come una valida alternativa all’interno di un contesto culturale fortemente istituzionalizzato. Seppur nelle specificità legate al contesto in cui risiedono, a Firenze la Libreria delle donne e Fotostudio mettono in campo una serie di proposte che si armonizzano, su un piano teorico e progettuale, con le istanze più rilevanti che il femminismo italiano sviluppa in questi anni. Dopo le rivolte di piazza (e di massa) che avevano caratterizzato il femminismo nel cuore del decennio precedente, al termine degli anni settanta e nei successivi anni ottanta la “svolta conservatrice” del movimento fa emergere l’esigenza di una trasformazione culturale che intende partire dall’istituzione di luoghi teorici e fisici di sapere condiviso; spazi in cui le riflessioni politiche vengano stimolate da un dibattito ricco e trasversale sui vari ambiti del discorso culturale e dell’espressione artistica, tra cui quello che riguarda un programma strutturato di eventi espositivi.

 

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Pubblicato

2022-03-15 — Aggiornato il 2022-04-08

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