Gradus ad Parnassum. Giulio Paolini, "Autoritratto", 1969.

Autori

  • Michele Dantini Professore associato di storia dell'arte italiana, Università del Piemonte orientale

Parole chiave:

Contemporary Italian Art, Self-Portrait, Giulio Paolini

Abstract

L'articolo indaga ed interroga uno degli autoritratti meno noti di Giulio Paolini: un'immagine fotografica anonima, "turchesca", prelevata dall'artista ed esposta nel 1969.

Biografia autore

Michele Dantini, Professore associato di storia dell'arte italiana, Università del Piemonte orientale

Professore associato di storia dell’arte contemporanea presso l’università del Piemonte orientale, Michele Dantini (Firenze 1966) si è laureato e perfezionato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, The Courtauld Institute, Londra, Eberhard Karls Universität, Tubinga. Visiting professor presso prestigiose università italiane e internazionali, si è occupato dei rapporti tra modernismo e etnografia con particolare riferimento alla storia delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie tra Sessanta e Settanta, scrivendo saggi su Klein, Manzoni, Beuys, Warhol, Pistoletto, Paolini, Kounellis, De Dominicis, Haacke, Smithson, Matta-Clark, Graham, Ukeles, Metzger. Più di recente si è interessato alle pratiche e politiche della scrittura critica (Villa, Argan, Sanguineti, Lonzi, Celant, Fossati, Sontag, Tondelli, Obrist) e alle agende socio-ambientali nell’arte contemporanea (Vitone, Dion, Lochkart, Nicolai, Horn, Deller). Tra le sue pubblicazioni "Arte contemporanea, ecologia, sfera pubblica" (Aracne, Roma 2011); "Ytalia subjecta. Narrazioni identitarie e critica d’arte 1963-2010" (in "Il confine evanescente. Arte italiana 1963-2011", Electa|Maxxi Roma, Milano 2011); "Horses and other herbivores. Modernist Issues and Disputed Identities in contemporary Italian art 1969-2010", Bezalel Academy of Fine Arts, Jerusalem 2010; "Isole, rotoli, promenades" (in "Collezioni", Allemandi|GAM Torino, Torino 2010); "Modern and Contemporary Art. The Agenda and its Variations", Sterling, New York 2008; "Paul Klee", Jaca Book, 1998. Il suo "Diario Namibiano" (e/o, Milano 2003), inchiesta sulle trasformazioni delle abilità tradizionali in Africa australe all'ingresso nel mercato globale condotta in collaborazione con la National Gallery di Windhoek, è stato finalista del premio Paola Biocca per il reportage. Collabora a "Alfabeta2", "Doppiozero", "Il giornale dell’arte", "Il manifesto".

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Pubblicato

2012-02-17