@article{Nori_2023, title={Brevitas Americana: Stephen Crane, traduzione poetica e visibilità modernista}, url={https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2501}, abstractNote={<p>In questi primi decenni del Duemila, <em>The Black Riders and Other Lines</em> (1895) di Stephen Crane è stato rivalutato non solo come «uno dei quattro libri» che «hanno dato forma alla poesia americana» dell’Ottocento, ma anche come «il primo libro americano stampato con un evidente <em>design</em> modernista» (McGann). Parimenti, il suo autore è stato eletto al ruolo di «primo modernista americano» (Auster). Sulla scia di tali audaci affermazioni, questo saggio esplora alcune liriche di Crane in relazione a diversi aspetti della traduzione. Caratterizzate da <em>brevitas</em> e proiezioni immaginative ad alta compressione linguistica e densità espressiva, le poesie del giovane americano si collocano all’interno di un terreno condiviso di visualizzazione, a cavallo di diversi sistemi di segni. I suoi versi generano potenti interazioni tra arte verbale e non verbale; sollecitano trasmutazioni endolinguistiche e intrasemiotiche; mettono in rilievo complessità intertestuali e semantiche a un crocevia in cui traduzione intersemiotica e traduzione interlinguistica convergono e si affiancano a sfidare ancor più il compito del traduttore letterario.</p>}, number={18}, journal={Ticontre. Teoria Testo Traduzione}, author={Nori, Giuseppe}, year={2023}, month={mag.} }