TY - JOUR AU - Cervellini, Franco PY - 2020/08/26 Y2 - 2024/03/29 TI - La griglia JF - XY. Studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza e nell’arte JA - XY VL - 4 IS - 8 SE - 08-2019-Articoli DO - 10.15168/xy.v4i8.149 UR - https://teseo.unitn.it/xy-rivista/article/view/2182 SP - AB - <p><span style="font-weight: 400;">Questo contributo intende riflettere sulla sperimentazione sintattica nella composizione visiva argomentando il ruolo della “griglia”: quella connessione formale costituita dalla ripetizione e intersezione su una superficie di due o più serie di rette parallele, perpendicolari o generiche. La griglia è, contemporaneamente, una regola di costruzione sintattica e una figura visiva espressa, soprattutto nella modernità, in innumerevoli realizzazioni artistiche. Gli elementi che la compongono sono il “reticolo”, che designa gli insiemi delle rette‒bande e dei loro punti di intersezione, e la “maglia”, che è l’insieme delle unità di superficie delimitate dal reticolo. Quando, nel caso più comune di una griglia binaria, la sequenza delle serie rettilinee ha un ritmo costantemente uguale nelle due direzioni, allora la griglia è modulare; se poi le serie sono anche ortogonali si produce la griglia più diffusa, quella quadrata. Una “griglia”, come indicava Klee, può essere formata attraverso l’incrocio dinamico dei più “primitivi ritmi strutturali”, quello rettilineo dall’alto verso il basso e quello, omologo, da sinistra verso destra; essa, in quanto “somma di unità” uguali ripetute in due direzioni, produce un controllo ritmico del piano tramite una sua occupazione misurata. I caratteri strutturali della griglia sono la “moltiplicabilità” e la “divisibilità”, che consentono incrementi o frazionamenti parziali senza alterarne il principio ritmico. La griglia è, quindi, la figura del “possesso” di una superficie piana da parte di un sistema di rette. Essa, infatti, può dispiegarsi sull’integralità del piano secondo l’infinita trama sottesa delle sue coordinate, eleggendo ogni volta tra di esse le tracce per manifestarsi. Attraverso il reticolo la procedura logico‒formale della ripetizione, che la griglia possiede in sé come un attributo genetico, diviene regola sintattico‒compositiva che metaforizza il piano </span><em><span style="font-weight: 400;">tout court</span></em><span style="font-weight: 400;">, con un elementarismo figurativo radicale.</span></p> ER -