N. 3 (2016): Sociologia dell'alimentazione: l'eredità dei classici tra riduzionismo, sistemismo e microsociologia

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Filippo Oncini

Abstract

Negli ultimi venti anni, lo studio dell’alimentazione da una prospettiva sociologica si è rivelato fruttuoso per molti studiosi, come dimostra il significativo aumento di testi e corsi universitari registrato nel mondo accademico. Diversi autori hanno raccolto i contributi e le riflessioni più importanti apparsi negli ultimi decenni, mostrando allo stesso tempo come già nei classici fossero presenti in nuce delle riflessioni sul rapporto tra cibo e società.  Questa consapevolezza giace alla base del presente saggio, nel quale si cerca di approfondire ulteriormente la posizione dei maestri del pensiero sociale in tema di alimentazione, suddividendo le loro posizioni in tre grandi linee di pensiero.

Nella prima sezione si sottopongono a disamina quegli autori che hanno trattato l’alimentazione in modo riduzionistico, ovvero come semplice mezzo di sopravvivenza. Non compare una riflessione sulla dimensione sociale del pasto; nonostante la nutrizione sia oggetto di interesse, la sua natura è statica, funzionale ad un progetto macroscopico di più ampia portata.

Un secondo quadro concettuale può essere definito sistemico, così riunendo all’interno di questo grande schema epistemico quegli approcci che hanno collocato la soggettività umana in modo subordinato rispetto al sistema sociale nel quale è inserita.

Si è infine scelto di trattare separatamente Simmel ed Elias per la simile concezione della dicotomia individuo-società dalla quale originano le loro rispettive sociologie. Simmel si occupa di alimentazione solamente nel breve saggio Sociologia del pasto; Elias dedica invece ampio spazio all’evoluzione dei comportamenti alimentari ne Il processo di civilizzazione.

Pubblicato: 2016-02-16

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