Labirinti creativi (e come uscirne)
Abstract
Quando ci accingiamo a un lavoro di tipo creativo, esprimiamo da principio una volontà: «Voglio disegnare un paesaggio autunnale, voglio scrivere un romanzo rosa, voglio comporre una canzone pop». Ciò che accomuna questi diverse forme d’ arte è che tutte richiedono un progetto di sviluppo: per comporre una canzone, ad esempio, dovrò pensare a una melodia e a come armonizzarla, a un testo, a un ritmo e così via. Se di volontà siamo strabordanti, quello che manca è spesso il materiale. Da quali elementi posso partire per creare qualcosa? E come organizzare questi elementi in modo tale da rendere il risultato valido?
Obiettivo di questo articolo è mettere in luce come la creazione artistica sia caratterizzata da una forma di movimento costante, dal passaggio da un’idea all’altra, dalla trasformazione di un’ idea precedente in una che la integra e la trasforma. Così, essa assume l’aspetto di un labirinto nel quale l’artista deve trovare una via d’uscita spesso dovendo tornare sui suoi passi e prendendo strade diverse da quelle precedenti. L’articolo vuole dunque mostrare come creatività e movimento vadano a costituire un binomio fondamentale per qualsiasi tipo di lavoro artistico.
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