Attendere la fine dei tempi
La dottrina della parusìa
Abstract
Questo articolo vuole sottolineare un aspetto spesso sottovalutato del tempo, ovvero la sua possibile fine, in particolare analizzando un modello filosofico di comprensione della storia chiamato apocatastasi. Facendo riferimento al libro dell’Apocalisse della dottrina religiosa cristiana e alla concezione della fine dei tempi come raggiungimento di un telos, di uno scopo della propria esistenza, si vuole introdurre il doppio concetto di parusia e di exousia. Entrambi i termini, di origine greca, fanno riferimento alla sostanza (ousia), all’essenza da cui tutta la realtà ha inizio, ma in cui ha anche la sua fine: la parusia è ciò che tende, ciò che si accosta all’ousia, mentre il termine exousia indica qualcosa che proviene da quell’ousia, che ne deriva. Quella sostanza da inverare è quindi la parusia (che nella dottrina cristiana si tratta della seconda venuta di Cristo), mentre l’exousia è il provenire stesso da quell’essere. L’exousia non è l’essere nella pienezza dell’ousia, ma è qualcosa di provvisoriamente “orientato a”: è la dimensione di spazializzazione del tempo nell’attesa della parusia. Il vero compimento dell’esistenza viene proiettato in una dimensione che trascende la vita terrena.
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