Ticontre. Teoria Testo Traduzione https://teseo.unitn.it/ticontre <p>La rivista <em>Ticontre. Teoria Testo Traduzione</em> (ISSN 2284-4473) nasce dall’esigenza di fornire una piattaforma di discussione aperta, che proponga una riflessione sul testo letterario allo stesso tempo innovativa e attenta agli elementi che compongono il centro delle tradizioni critiche dell’area europea e americana.</p> it-IT redazione@ticontre.org (Pietro Taravacci) tirinanzi@gmail.com (Carlo Tirinanzi De Medici) Fri, 29 Dec 2023 14:13:05 +0000 OJS 3.3.0.8 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss 60 Gli emotive scripts come strumento filologico https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2596 <p>Il <em>Roman de Horn</em>, <em>King Horn</em> e <em>Horn Childe</em> sono tre versioni del medesimo nucleo narrativo ed è ancora aperta la questione dei loro rapporti genealogici. L’inizio della storia d’amore fra l’eroe e la principessa mostra differenze significative, in particolare concernenti il comportamento degli attori. Tali alterazioni possono essere indicative di rapporti derivativi per il loro nesso con la struttura dell’intero episodio. Per indagarle, si adotta il quadro teorico dei recenti studi anglosassoni sull’emotività finzionale. Grazie ad esso, l’analisi comparativa svela una progressiva perdita nella complessità emotiva passando dalla versione anglonormanna alle due in inglese medio. Tale riduzione appare motivata dalla co-occorrente eliminazione di un sottotesto dell’episodio legato alla cultura e società cortese. Di conseguenza, il <em>Roman de Horn</em> risulta essere l’unica versione che conserva una ragione socioculturale strutturale per i comportamenti dispiegati. Pertanto, si definiscono dei chiari rapporti genetici tra le versioni, ponendo <em>King Horn</em> e <em>Horn Childe</em> in una posizione subalterna rispetto alla versione anglonormanna.</p> Pierandrea Gottardi Copyright (c) 2023 Pierandrea Gottardi https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2596 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 L’altra metà delle chiose cassinesi https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2600 <p>Il contributo intende presentare uno studio sui contenuti di un importante apparato di chiose adespote alla <em>Commedia </em>dantesca, cioè quello del Cassinese 512, vergato sul finire del XIV secolo in area mediana. In particolare si intende proporre un’analisi delle fonti esegetiche delle glosse, e in particolare della sostanzialmente sconosciuta sezione non derivata dalla fonte principale, ovvero la terza redazione del <em>Comentum </em>di Pietro Alighieri, utilizzato dalla mano principale (CS). Ne risulta che quest’ultima attinge a molti altri commentatori precedenti (Lana su tutti); ma aggiunge anche un notevole numero di chiose originali che rendono il suo commento autonomo e innovativo, dunque degno di una prima edizione critica.&nbsp; L’anonimo conosce inoltre almeno un’altra redazione del <em>Comentum </em>di Pietro Alighieri, cioè la seconda (1342-1355), e forse anche la sua prima e più fortunata stesura (1339-1341): questo impone nuove riflessioni sulle modalità in cui CS fruiva dei suoi modelli e in particolare sui suoi rapporti con il commento del figlio di Dante. Le mani posteriori aggiungono sporadiche chiose per lo più derivate da Benvenuto (CP) e Landino (CE).</p> Giuseppe Alvino Copyright (c) 2023 Giuseppe Alvino https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2600 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 «Dalla sanità all’agonia è un terribile viaggio» https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2450 <p>L’articolo intende definire le linee di intervento di Pietro Verri nell’ambito della scienza medica e delle sue implicazioni sanitarie e sociali attraverso l’analisi delle prose: i primi almanacchi dal marcato registro satirico; gli interventi giornalistici del «Caffè»; le scritture di natura strettamente privata (le lettere al fratello Alessandro, con un assai ricco catalogo di relazioni cliniche); quelle di carattere memorialistico (l’affettuoso ricordo dell’amico Paolo Frisi, morto per i postumi di un’infelice operazione chirurgica, e le riflessioni dedicate alla figlia Teresa, in sintonia con le posizioni pediatriche e pedagogiche più avanzate).</p> Anna Maria Salvadè Copyright (c) 2023 Anna Maria Salvadè https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2450 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 Il romanzo industriale prima dell'industria https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2609 <p class="Abstractarticolo"><span style="font-family: 'EB Garamond';">Alla base di questa proposta vi è il tentativo di rileggere <em>Tre operai</em> di Bernari (1934) attraverso un’analisi al contempo tematica e formale in grado di evidenziare e porre in rilievo non solo le modalità rappresentative mediante cui il romanzo interpreta e rielabora gli iconemi della modernità incipiente, ma altresì gli espedienti tecnico-stilistici capaci di innescare una tensione dialettica tra l’impianto narrativo e le manifestazioni significanti della realtà raccontata. L’impegno esegetico sotteso all’esame del romanzo permette, inoltre, di rivalutare una categoria dai contorni vaghi ed eccessivamente sfumati come quella di “neorealismo”, soprattutto quando applicata al panorama letterario degli anni Trenta, facendola interagire con concetti critico-teorici più recenti, come quello di “realismo modernista”. In tal modo è possibile porre in questione certe ipoteche critiche limitanti, mosse specialmente dalla critica marxista degli anni Sessanta, e riaprire un discorso interpretativo atto ad approfondire le interazioni tra modelli realistici, distorsioni espressioniste e moduli modernisti che fondano e sostanziano le ragioni del testo.</span></p> Niccolò Amelii Copyright (c) 2023 Niccolò Amelii https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2609 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 «Sono un kierkegaardiano e credo nella persona» https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2606 <p>La poesia di Giorgio Caproni è stata influenzata da molteplici fonti filosofiche, tra cui una delle più importanti è rappresentata dal pensiero di Søren Kierkegaard. Il contributo mira quindi ad analizzare l’influenza di Kierkegaard sulla poesia di Caproni, con l’obiettivo di comprendere la svolta tematica e stilistica avviata a partire dalla raccolta <em>Congedo del viaggiatore cerimonioso &amp; altre prosopopee</em>. Si noterà che Caproni tende a dialogare liberamente in poesia con la propria fonte filosofica, rielaborando in modo paradossale i capisaldi del pensiero di Kierkegaard: i concetti di angoscia e disperazione, il dialogo con i morti, la condizione del Singolo e l’irrazionalità della fede.</p> Alessandro De Laurentiis Copyright (c) 2023 Alessandro De Laurentiis https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2606 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 Il vociano d'America https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2603 <p>Questo contributo propone un’ipotesi interpretativa dell’opera autobiografica in prosa di Emanuel Carnevali che tenga conto dell’influenza esercitata dall’opera di alcuni autori di area vociana e in particolare da <em>Cento pagine di poesia</em> di G. Papini. Nato in Italia ma emigrato a New York nel 1914, Carnevali scrisse esclusivamente in lingua inglese. Ricostruendo la sua attività di traduttore e divulgatore di scrittori pubblicati sulla «Voce» e su «Lacerba», prendendo successivamente in esame le serie di prose <em>Cento pagine di poesia </em>e <em>Tales of a Hurried Man</em>, descriveremo le modalità con cui egli sintetizzò e criticò i modelli vociani per sviluppare una poetica originale capace di dar voce al suo vissuto traumatico di migrante, proiettando così la propria scrittura nella piena maturità.</p> Riccardo Innocenti Copyright (c) 2023 Riccardo Innocenti https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2603 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 Forme diverse della stessa esperienza https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2608 <div> <p class="Abstractarticolo">Attraverso un’analisi tematica e narratologica del corpus di testi in cui del Buono tratta la propria esperienza di prigionia militare durante la Seconda guerra mondiale, l’articolo indaga la funzione di questo evento storico e personale entro il dispositivo intertestuale caratteristico dell’autore e ne discute l’apporto alla costruzione di un personale sistema espressivo. Anche alla luce di sedi di edizione e relativi contesti, dall’immediato dopoguerra agli anni Ottanta, sono studiate le messe in forma letterarie dell’internamento nella prospettiva di una finzione autobiografica che, rifuggendo programmaticamente la soluzione memorialistica, procede con il ritorno su alcuni episodi, dapprima scritti, quindi riscritti e/o ricombinati, per <em>iteratio</em> e <em>variatio </em>non lineari.</p> </div> Anna Taglietti Copyright (c) 2023 Anna Taglietti https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2608 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 «Dove sono io in quella corrente?» Strategie e forme dell'autorialità in M di Antonio Scurati https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2605 <p class="Abstractarticolo">Il contributo presenta uno studio di M. <em>Il figlio del secolo</em> (2018) di Antonio Scurti, nel quale si evidenzia come l'autore implicito alle spalle del narratore presenti evidenti analogie con l'autore reale del te-sto. L’analisi stilistico-narratologica si sofferma sui commenti intrusivi del narratore rivolti alla contemporaneità, sulla presenza di intertesti che rimandano a opere terze di Scurati e su un’architettura formale che anticipa sulla pagina scritta il prolungamento del libro in ottica transmediale. L’incrocio di questi aspetti formali mira a evocare la complicità emotiva del lettore, con effetti non trascurabili sul piano della ricezione del testo, anche alla luce del contesto storico e politico attuale</p> Andrea Suverato Copyright (c) 2023 Andrea Suverato https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2605 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 Sintassi e narrazione in Vitaliano Trevisan https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2595 <p>Prendendo ad oggetto <em>Works </em>(2016, 2022²), l’articolo esamina uno degli aspetti più peculiari della scrittura narrativa di Vitaliano Trevisan, cioè la tendenza ad una sintassi ampia e ipotattica, mettendolo in correlazione con alcuni tratti della sua tecnica narrativa e con alcune aree tematiche ricorrenti. Muovendo dalle notazioni metatestuali e dalle sparse osservazioni di poetica dell’autore, forma linguistica e narrazione vengono valorizzate come dimensioni costitutive del soggetto e della sua rappresentazione.</p> Sergio Bozzola Copyright (c) 2023 Sergio Bozzola https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2595 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 "Storia di un bramino", di Karoline von Günderrode https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2650 <p>L’opera della poetessa e filosofa tedesca Karoline von Günderrode (1780 – 1806) è ancora largamente sconosciuta in Italia. Le tragiche circostanze della sua morte e la loro mitizzazione ottocentesca in forma di romanzo ad opera di Bettina von Arnim contribuirono, anche in patria, ad offuscarne il valore letterario e l’originalità filosoficaIl racconto <em>Geschichte eines Braminen</em>, pubblicato nel 1805 sulla rivista <em>Herbsttage </em>di Sophie la Roche con lo pseudonimo Tian, costituisce una testimonianza fondamentale dell’originalità stilistica della poetessa tedesca e risulta di particolare interesse nel contesto dell’immagine mitica dell’India nella cultura romantica. Attraverso le confessioni iniziatiche del protagonista, L’India si mostra patria della più antica rivelazione religiosa del genere umano, la cui idea fondamentale è quella del carattere divino della natura vivente, incarnazione dell’Assoluto nel mondo sensibile. Con il presente contributo presentiamo al lettore italiano la traduzione del racconto, corredata da un’introduzione storico-critica volta a contestualizzare l’opera nell’ambito dell’orientalismo tedesco.</p> Lorenzo Capitanio Copyright (c) 2023 Lorenzo Capitanio https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2650 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 Tradurre “Le Cimetière marin” in italiano https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2276 <p class="s12"><span class="s10">L’ </span><span class="s10">articolo propone un’analisi linguistico-stilistica di quattro versioni poetiche del </span><span class="s11">Cimetière</span> <span class="s11">marin</span><span class="s10">: le traduzioni di </span><a name="_Hlk87900131"></a><span class="s10">Beniamino Dal Fabbro (1942), Vittorio Pagano (1956), Diego Valeri (195</span><span class="s10">8</span><span class="s10">) e Patrizia Valduga (1995). </span><span class="s10">Dopo una breve introduzione sulle peculiarità strutturali e formali del </span><span class="s11">poème</span><span class="s10">,</span> <span class="s10">e sulle difficoltà di una sua trasposizione in italiano, si esamineranno le traduzioni selezionate analizzando gli interventi stilistici dei poeti-traduttori. L’obiettivo del confronto è mettere in risalto i diversi approcci che ciascun traduttore ha adottato </span><span class="s10">nel trasporre in italiano</span><span class="s10"> la complessa unione di </span><span class="s11">forme</span><span class="s10">e </span><span class="s11">sens</span><span class="s10"> del testo originale. Si rifletterà pertanto sia sulle dominanti testuali che guidano i singoli poeti-traduttori nelle proprie scelte operative, sia sull’effettiva possibilità di fornire una traduzione appropriata del poema.</span></p> Anna Sartori Copyright (c) 2023 Anna Sartori https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2276 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 "L'eterno marito" di F.M. Dostoevskij: un racconto del sottosuolo https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2738 <p><em>L’eterno marito</em>, definito dal suo stesso autore ‘racconto’, <em>rasskaz</em>, è considerata una delle opere più perfette sotto il profilo formale che Dostoevskij abbia mai scritto. Il suo nucleo tematico trae spunto da alcuni schemi e stilemi caratteristici della rappresentazione comica (<em>vaudeville</em>) del triangolo amoroso, che nel racconto vengono sottoposti a radicale trasformazione. La drammatizzazione scenica espande il tessuto novellistico alimentando il duello verbale tra i due protagonisti, l’“eterno marito” e l’“eterno amante”, due personalità del sottosuolo strettamente correlate tra loro, il cui contenuto psicologico è presentato in modo complesso, anche grazie allа peculiare organizzazione del punto di vista nella narrazione. Nel saggio si dà conto della genesi e delle principali interpretazioni di cui il racconto è stato oggetto nel corso del tempo. Si pone inoltre particolare attenzione alla questione del genere letterario sottesa all’opera e si propone un’originale lettura dell’epilogo della novella.</p> Adalgisa Mingati Copyright (c) 2023 Adalgisa Mingati https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2738 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 La composizione dell'Eterno marito https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2920 <p>Traduzione del saggio di M.A. Petrovskij a cura di Adalgisa Mingati</p> MA Petrovskij; Adalgisa Mingati Copyright (c) 2023 MA Petrovskij; Adalgisa Mingati https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2920 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000 «La speranza di tempi migliori, cioè di uomini migliori» https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2913 <p>Per molti anni Fabrizio Cambi (1952-2021), figura fondamentale della Facoltà di Lettere dell’Università di Trento, lavorò alla traduzione della <em>Storia di Agatone</em> di Christoph Martin Wieland (1766/67), testo chiave dell’illuminismo tedesco e anticipatore del <em>Bildungsroman</em>. Nei suoi ultimi mesi arrivò a completarla, ma la morte precoce gli impedì di compiere l’ultima, indispensabile revisione. Questo saggio cerca di raccontarlo al lavoro, ripercorrendo conversazioni, email, nonché l’introduzione e il commento al romanzo scritti in vista della sua pubblicazione e tuttora inediti. Dal laboratorio critico e traduttivo dell’<em>Agathon</em> esce così il ritratto di un uomo e di un intellettuale che alle soglie del nuovo millennio guarda al passato della letteratura tedesca per immaginare il futuro delle nuove generazioni, consapevole delle implicazioni etiche e politiche del proprio lavoro, in un mai sopito anelito verso l'utopia.</p> Michele Sisto Copyright (c) 2023 Michele Sisto https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/2913 Fri, 29 Dec 2023 00:00:00 +0000