Immagini “matriciali”. Gli arazzi come precursori delle immagini digitali

Autori

  • Enrico Cicalò

DOI:

https://doi.org/10.15168/xy.v4i8.151

Parole chiave:

immagini digitali, matrici, tessuti

Abstract

La riproduzione delle immagini può implicare processi di traduzione in codici che, attraverso particolari apparati tecnologici, possano poi permettere di replicarla. Fra i possibili codici che possono avere questa funzione, uno in particolare sembra essere particolarmente adeguato alla trasmissione delle informazioni e dunque anche delle immagini: la matrice, intesa certamente nella sua accezione più classica di tabella ordinata di elementi ma il cui etimo suggerisce altri significati oltre a quello prettamente matematico. La parola “matrice” oltre che a identificare una tabella rettangolare di simboli disposti per righe e per colonne, contraddistingue infatti anche ciò che dà origine, che può permettere la produzione di diverse copie a partire da un originale. Possono essere definite dunque “matriciali” quelle immagini concepite e riprodotte mediante l’ausilio di matrici, intese come sistemi ordinati di elementi organizzati secondo una tabella di righe e di colonne, in cui si posizionano simboli appartenenti a quel codice che consente la conversione della matrice di nuovo in immagine. Sebbene questo genere di immagini possa vantare una storia millenaria, caratterizzata dal susseguirsi di sperimentazioni sui materiali e su soluzioni tecnologiche differenti, possono essere evidenziate delle invarianti. A partire dall’analisi di alcune significative relazioni tra prodotti, metodi e strategie produttive lontane nel tempo e nello spazio, come quelle che possono essere ipotizzate tra gli artefatti visivi tessili e quelli digitali, in questo articolo si analizzano i disegni realizzati per mezzo di nodi, intrecci, pixel, punti e da tutti quegli elementi minimi capaci di riprodurre immagini progettate attraverso matrici e visualizzate con l’intermediazione di strumenti tecnologici quali telai, stampanti e schermi, che delineano la genealogia di una  tecnica di produzione e riproduzione delle immagini sempre attuale.

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Pubblicato

2020-08-26

Come citare

Cicalò, E. (2020). Immagini “matriciali”. Gli arazzi come precursori delle immagini digitali. XY. Studi Sulla Rappresentazione dell’architettura E sull’uso dell’immagine Nella Scienza E nell’arte, 4(8). https://doi.org/10.15168/xy.v4i8.151