Il disegno a mano libera come pratica fondativa del pensiero architettonico

Autori

  • Marianna Calia Università della Basilicata - DiCEM - Matera
  • Antonio Conte

DOI:

https://doi.org/10.15168/xy.v6i11-12.2522

Parole chiave:

disegno a mano, pensiero, progetto

Abstract

Questa riflessione parte dall’osservazione della progressiva scomparsa dal dibattito culturale contemporaneo, della discussione intorno al Disegno di Architettura come pratica manuale artistica completa, sui suoi fondamenti e sulle prospettive. Presi dall’euforia di come il disegno digitale avrebbe modificato e trasformato un ruolo, un rapporto, un modo di concepire e osservare il mondo, si è dimenticato di produrre l’”esperienza dell’architettura”, sia nella didattica che nella ricerca, in una forma diretta con il proprio corpo, con i sensi, le mani, con il proprio spirito, con uno stretto e rapidissimo rapporto tra pensiero e azione. Siamo convinti che mente, braccio, mano e segno siano sostanza del rapporto tra pensiero teorico e capacità di sintesi nel formalizzare un punto di vista concreto della realtà. Intendiamo promuovere e praticare una ripresa a coltivare il disegno a mano nelle scuole di Architettura, come mezzo e strumento insostituibile per una riconciliazione del rapporto con il tempo del nostro essere al mondo e con la grandezza poetica dell’osservazione diretta attraverso il disegno che, oltre a restituirci l’immediatezza del pensiero, può colmare sia l’anonimato informatico del progetto, che dell’analisi della realtà. Ogni forma di conoscenza, in architettura come in tutti i campi disciplinari, non si esaurisce nell’informazione, nell’acquisizione di dati percettivi, nell’elaborazione storico-critica, ma si rapporta ad una struttura di pensiero teorica, articolata attraverso i contributi dell’esperienza del fare, anche attraverso il disegno. Si tratta di un ragionamento etico sull’insegnamento e sull’addestramento all’architettura, attraverso il disegno a mano inteso come opera creativa nelle arti e nella scienza, dal pensiero allo spirito. Sulla struttura costitutiva e sui criteri di valutazione di queste produzioni, è del tutto legittimo e indispensabile impostare e condividere un ragionamento, sia dal punto di vista teorico, che da quello critico, didattico e valutativo.

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Pubblicato

2023-04-21

Come citare

Calia, M., & Conte, A. (2023). Il disegno a mano libera come pratica fondativa del pensiero architettonico. XY. Studi Sulla Rappresentazione dell’architettura E sull’uso dell’immagine Nella Scienza E nell’arte, 6(11-12), 74–93. https://doi.org/10.15168/xy.v6i11-12.2522