Il sottovalutato senso dell’olfatto
Abstract
Lo studio del senso dell’olfatto è un ambito di rinnovato interesse all’interno della comunità scientifica. Di conseguenza, l’articolo si propone di approfondire il funzionamento di un particolare test per misurare la capacità olfattiva, il quale si è rivelato utile anche al fine di migliorare l’accuratezza della diagnosi di malattie neurodegenerative.
Il test Sniffin' Sticks (SST) è un test psicofisico sviluppato da Hummel nel 1997 e validato in diversi paesi europei. Esso valuta tre diversi aspetti della funzione olfattiva mediante 3 subtest: soglia (T), discriminazione (D) e identificazione (I). La somma dei punteggi di questi tre sottotest produce un punteggio globale dell'olfatto: il punteggio Soglia-Discriminazione-Identificazione (TDI). Sebbene sia difficile eseguire il test in modo completo e sistematico nella pratica clinica di routine per via della durata del test, è uno degli strumenti essenziali per valutare le prestazioni olfattive di un individuo e monitorare l'evoluzione di tali prestazioni in funzione di eventi fisiologici, come l’invecchiamento, o patologici. È stato infatti decretato utile per migliorare l’accuratezza della diagnosi del morbo di Alzheimer’s e del deterioramento cognitivo lieve (MCI).
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