Il disegno di progetto come simulazione delle fasi costruttive
DOI:
https://doi.org/10.15168/xy.v1i2.33Abstract
Questa nuova stagione digitale della nostra rivista si inaugura in un momento di grandi cambiamenti, tali da lasciar pensare a una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’architettura. Sul fronte della formazione si registra da una parte una graduale, tardiva presa di coscienza delle nostre scuole di architettura sulla necessità di un radicale rinnovamento della didattica, alla ricerca di una maggiore competitività per i neolaureati italiani sui mercati professionali globali. Con l’avvento della globalizzazione, la pratica professionale ha subìto una così vertiginosa accelerazione e ha raggiunto tali livelli di complessità da non essere più sostenibile con gli strumenti e i metodi che potevano andar bene fino a venti, trent’anni fa. La nuova «XY» riapre dunque ai suoi lettori in un momento estremamente delicato: una scommessa fondamentale per chi si occupa di architettura, per chi la realizza e forse ancor più per chi la insegna. È insomma in gioco la definizione di un nuovo paradigma, la cui costruzione sarà possibile solo nella misura in cui le sue stesse preesistenti fondazioni verranno messe in discussione e coraggiosamente decostruite. Quel che è certo è che navighiamo verso un futuro di cui non possiamo dire ancora nulla.