«Questo è tempo di voci non intese». Il «topos della mancata comunicazione» nel Lager di Primo Levi
Abstract
The paper aims at highlighting the topic of the lack of communication in the Lager described by Primo Levi. Therefore it provides an analysis of the recurring topics on all stages of his literary works and public statementes in which it is described. From his early interviews in the '60 ut to the latest statements, Levi insists on the ethical and linguistical importance of this topic, and relates it to the whole range of reasons that make the Lager a field of anthropological and socicological analysis.
Attraverso un'analisi delle numerose interviste e conversazioni pubbliche di Primo Levi, così come dei suoi scritti dedicati all'esperienza concentrazionaria, il contributo si propone di illustrare un tema particolarmente caro all'autore, e da lui stesso definito un 'topos' piuttosto lacunoso nella memorialistica a lui nota. A partire dalle prime dichiarazioni rilasciate negli anni '60 sino alle ultime, poco prima del 1987, Levi torna incessantemente a parlare dell'isolamento linguistico e comunicativo subito dai deportati nei campi di concentramento nazisti, facendone lo specchio di una società di non-uomini stravolta, sotto il profilo fisico e morale, quanto il linguaggio vigente nel Lager.