Il mare come struttura in Manhattan Beach di Jennifer Egan
Abstract
Concentrandosi sul romanzo Manhattan Beach di Jennifer Egan l’articolo analizza i modi in cui il mare e l’acqua più in generale – intesi sia come metafora sia come elementi fisici – delineano nella narrazione un movimento di costante approfondimento che permette alla scrittrice di affrontare molti stereotipi legati alla rappresentazione degli ambienti militari e della società americana degli anni Trenta e Quaranta. Nel seguire il nesso tra lo sguardo femminile della protagonista e la presenza del mare come elemento costitutivo del romanzo, da un punto di vista tematico ci si soffermerà sull’apertura di una prospettiva nuova per guardare alla città di New York nel periodo bellico e alla tradizione della letteratura di mare, mentre da un punto di vista teorico si vedrà come l’intera narrazione produca un effetto di attrito rispetto alla categoria del romanzo storico in cui è inquadrata, aprendo invece a una forma di contro-storia.
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