La «speciale provvidenza» nella caduta di una falena: ibridismi woolfiani tra saggio e short story

Authors

  • Paolo Bugliani Università di Pisa

Abstract

Il contributo intende mettere in luce le dinamiche di ibridazione tra i generi saggio e novella nella prosa breve di Virginia Woolf, in particolare in quegli esemplari di saggi che presentano delle caratteristiche smaccatamente immaginifiche e narrative che li distanziano nettamente dall’ideale di saggio quale «breve testo nonfinzionale in prosa». Nota al grande pubblico proprio per la sua programmatica ricerca di codici espressivi sempre nuovi e per le sperimentazioni con i generi più disparati, nel caso della prosa breve Woolf riesce con successo a infrangere i confini tra argomentativo e narrativo per giungere a una forma mediana che trae la sua identità sia dalla fiction che dalla nonfiction. Tramite un’analisi di alcune tra le short stories e i saggi più significativi, il contributo vuole essere uno spunto per una più ampia riflessione su quanto la mescolanza di stilemi diversi sia non solo un tratto letterario tipico della letteratura modernista, quanto piuttosto la risposta a una necessità di trovare una via altra nel panorama letterario, quasi una pulsione creativa primigenia che, nel caso delle contaminazioni tra saggio e narrativa breve, può essere affiancata al concetto di saggismo proposto da Robert Musil. The Death of the Moth, Street Haunting e molti altri saggi woolfiani permettono quindi di ricalibrare le demarcazioni fra generi, e di ripensare gli idealtipi che nella mentalità comune sono assurti a modelli e per l’uno e per l’altro dei due generi brevi in prosa, che in questa sede rappresentano i limiti estremi dello spettro di analisi.

 

My paper aims at evaluating the hybridizing techniques that V. Woolf deployed in her shorter prose to blur the edges between the essay and the short story, in particular in those essayistic specimens that present some markedly imaginative features which undermine the ideal of the essay as a «brief, nonfictional prose piece». Woolf is justly renowned for her programmatic and unrelenting research of new expressive codes, and for her experimentation with the boundaries between different genres. As far as short prose is concerned, she successfully breaks the borders between the argumentative and the narrative, to aim at a compromise form that draws its essence both from fiction and nonfiction. By means of a close reading of some of the most representative of her short stories and essays, my paper wishes to be a starting point for a broader reflection to ascertain how the blending of different stylistic features was not just a literary affectation of modernist literature, but a practice which reflected a deeply rooted need to discover alternative paths in literature. In the specific case of the genetic contaminations between essay writing and short narratives, this creative experimentation can fruitfully be compared to Musil’s idea of essayism. The Death of the Moth, Street Haunting and many other examples thus allow a renegotiation of generic boundaries, a reassessment of the ideal types that, in a common mentality, represent the model for the two prose genres that act as the extremes of the genetic spectrum which is the subject of the analysis at hand.

Published

2016-05-31

How to Cite

Bugliani, P. (2016). La «speciale provvidenza» nella caduta di una falena: ibridismi woolfiani tra saggio e short story. Ticontre. Theory Text Translation, (5), 43–66. Retrieved from https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/999

Issue

Section

S. monogr - Mash up. Forme e valenze dell’ibridazione nella creazione letteraria