Il soggetto contemporaneo nella poesia di Anedda, Cavalli e Gualtieri. Appunti per un rinnovamento dello sguardo critico
Résumé
Antonella Anedda, Patrizia Cavalli e Mariangela Gualtieri sono oggi tra le figure più affermate e riconosciute della poesia contemporanea italiana. Tutte nate nell’arco di un decennio, tra la fine degli anni ’50 e la fine degli anni ’60, pubblicano regolarmente soprattutto a partire dagli ultimi anni del secolo scorso. L’esordio, relativamente precoce, di Patrizia Cavalli risale al 1974, anno in cui viene data alle stampe la raccolta Le mie poesie non cambieranno il mondo (Einaudi). Anedda e Gualtieri esordiscono invece quasi vent’anni più tardi, entrambe nel 1992 per Crocetti, la prima con Residenze invernali, la seconda con Antenata. Lo studio e il confronto di questi tre percorsi poetici permettono non soltanto di far emergere alcuni elementi di tendenza che vanno a concretizzarsi nelle esperienze di poeti e poetesse delle generazioni successive, ma soprattutto di mettere alla prova le potenzialità di un nuovo approccio critico all’opera poetica. Intendiamo infatti interrogare il corpus in questione attraverso gli strumenti della teoria psicoanalitica lacaniana.
Antonella Anedda, Patrizia Cavalli and Mariangela Gualtieri are today among the most affirmed and recognized figures of contemporary Italian poetry. All born in the decade, between the late 1950s and the late 1960s, they regularly publish mainly from the last years of the last century. The relatively early debut of Patrizia Cavalli dates back to 1974, when she publishes Le mie poesie non cambieranno il mondo (Einaudi). Twenty years later, Anedda and Gualtieri began their debut, both in 1992 for Crocetti, the first with Residenze invernali, the second with Antenata. The comparative analysis of these three poetic experiences allow not only to reveal some of the trend elements that emerge in the experiences of poets of successive generations, but above all to test the potentialities of a new critical approach to the poetic writing. In fact, we intend to question the corpus through the tools of lacanian psychoanalytic theory.