La via pura della saggistica. La lezione di Roberto Longhi: Cesare Garboli e Alfonso Berardinelli

Autori

  • Matteo Moca Université Paris Nanterre / Università di Bologna

Abstract

L'opera di Roberto Longhi ha segnato la scelta decisa di un itinerario critico che trovasse nella forma del saggio la sua natura più profonda ed intima. Ineguagliato studioso d'arte, Longhi è riuscito non solo a costruire una nuova storia della pittura italiana, ma anche ad esprimere un talento letterario, condensato nell'attività critica, che ha portato ad un apprezzamento diffuso del suo stile. Se la lezione di Longhi è stata assorbita da scrittori e registi, il suo stile ha inoltre formato critici a lui successivi che lo hanno avuto come punto di riferimento. Tra questi figurano Cesare Garboli e Alfonso Berardinelli che, in maniera differente, hanno assorbito la lezione longhiana nella costruzione del loro personale discorso saggistico. Garboli si è sempre mostrato estremamente sensibile al genio di Longhi, come testimoniano i numerosi interventi a lui dedicati che sono anche un mezzo per interrogarsi sullo statuto contemporaneo del saggio. In Scritti servili e Falbalas si incontra un'indagine sulla fisiologia della forma del saggio che dialoga continuamente con la struttura dei testi di Longhi. Berardinelli invece nel suo La forma del saggio individua nelle «virtù» dello stile di Longhi e nella sua opera uno dei motivi della «rivalutazione del saggio come genere letterario». Nello sguardo di Longhi, Berardinelli identifica uno strumento critico allo stato puro, capace, attraverso lo stile saggistico, di rispettare la fedeltà dell'oggetto in modo da garantirne la presenza reale.

 

Roberto Longhi's work marked the decisive choice of a critic itinerary which found in the form of essay its most intimate and deepest nature. Incomparable art scholar, Longhi succeeded not only in building a new story of Italian painting, but also in expressing a literary talent which, condensed in his critical activity, took to a popular esteem of his style. If Longhi's lesson was assimilated by writers and directors, his style has also formed successive critics who took him as a reference point. Among these there are Cesare Garboli and Alfonso Berardinelli who, in different ways, assimilated Longhi's lesson in the building of their personal essay writing. Garboli, as shown by the numerous speeches dedicated to him, has always been extremely sensitive to Longhi's genius. Such speeches are also a means to ask himself questions about the contemporary charter of the essay. In Scritti servili and Falbalas a study about the physiology of the essay form is met. This essay form repeatedly dialogues with the structure of Longhi's texts. Berardinelli, on the other side, in his La forma del saggio finds the «virtues» of Longhi's style and his work one of the reasons of the «revaluation of the essay as a literary genre». Berardinelli identifies in Longhi's look a pure vertical instruments which is able, through the essay style, to respect the accuracy of the object in order to guarantee its real presence.

 

PAROLE CHIAVE:

Roberto Longhi, Cesare Garboli, Alfonso Berardinelli, Essay; Criticism

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Pubblicato

31-05-2018

Come citare

Moca, M. (2018). La via pura della saggistica. La lezione di Roberto Longhi: Cesare Garboli e Alfonso Berardinelli. Ticontre. Teoria Testo Traduzione, (9), 67–81. Recuperato da https://teseo.unitn.it/ticontre/article/view/1078

Fascicolo

Sezione

Sezione monografica - I confini del saggio