Pena di morte e minori: ecco come le neuroscienze entrano nelle aule dei tribunali degli Stati Uniti

Autori

  • Fabiola Moretta

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-266

Parole chiave:

Imputabilità, infermità di mente, minori, pena di morte, capacità cognitive

Abstract

Le neuroscienze occupano un ruolo determinante nella comprensione delle relazioni tra attività mentale e capacità funzionali dell’uomo ed uno dei campi su cui hanno esercitato una notevole influenza è quello del diritto penale, in particolare relativamente alla definizione della responsabilità personale dell’individuo. Nello specifico, l’imputabilità dei minori è stato uno dei temi più dibattuti alla luce delle scoperte neuroscientifiche, in quanto l’apparato neurocognitivo di un adolescente non è ancora del tutto sviluppato e dunque non consente di comprendere, con piena maturità, il significato e le conseguenze di un’azione criminosa. È questo l’aspetto che, secondo la Corte Suprema degli Stati Uniti, avrebbero in comune i minori di 18 anni e gli infermi di mente che si rendono autori di un reato ed è questo il profilo giuridico che ha dato vita alla dichiarazione di incostituzionalità della pena di morte per le due categorie di soggetti. In particolare, in Atkins v. Virginia (2002), la Corte Suprema ha statuito che gli infermi di mente non possiedono quell’insieme di capacità neurocognitive, stabilite nella sentenza Furman (1972), necessarie per raggiungere la soglia di colpevolezza richiesta per la comprensione, piena e cosciente, di atti criminosi. Di conseguenza, la pena di morte rientrerebbe tra le “pene crudeli ed inusitate”, la cui inflizione è vietata dall’VIII Emendamento della Costituzione statunitense. La Corte, in chiusura, propende per un’estensione della ratio della sentenza Atkins anche ai minori, estensione avvenuta nel 2005 in Simmons v. Roper, con la dichiarazione di incostituzionalità della pena di morte per i crimini commessi da minori di 18 anni. Si cercherà di ricostruire la giurisprudenza statunitense in merito alla pena di morte inflitta alle due tipologie di soggetti prese in esame, per avere un riferimento fattuale che consentirà di riflettere sul ruolo che le neuroscienze hanno giocato nelle aule dei tribunali statunitensi.

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Pubblicato

2017-11-01

Come citare

1.
Moretta F. Pena di morte e minori: ecco come le neuroscienze entrano nelle aule dei tribunali degli Stati Uniti. BioLaw [Internet]. 1 novembre 2017 [citato 29 marzo 2024];(3):199-232. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/1268

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