Dobbs v. Jackson: l’ultima trasformazione dell’originalismo passa dal corpo delle donne

Autori

  • Graziella Romeo

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-2589

Parole chiave:

Diritti delle donne, diritto all’aborto, precedenti, stare decisis, common law

Abstract

La regola del precedente riflette la cultura giuridica di common law ovvero la preferenza per un giudice guidato dai principi ricostruiti induttivamente dall’esperienza giudiziale del passato e animato da modestia e rispetto della tradizione. Con la sentenza Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization, la Corte Suprema revoca in dubbio questa lettura dello stare decisis per offrirne una visione alternativa, volta a evidenziare i limiti del richiamo dei precedents nelle operazioni di argomentazione costituzionale. Si tratta di una concezione del principio di aderenza alle decisioni passate coerente con le tesi che discutono la legittimità dei non-originalist precedents. Il presente lavoro sostiene che l’originalismo propone una lettura del diritto costituzionale, e dell’interpretazione in particolare, destinata a comprimere in modo significativo le posizioni giuridiche riconosciute, nel corso del tempo, alle donne americane. Questo effetto è reso possibile dall’attuale composizione della Corte Suprema e, in particolare, dalla difficoltà di rinvenire posizioni vicine al femminismo politico della defunta Justice Ginsburg. Per dimostrare questa tesi, l’articolo muove da un’analisi della sentenza Dobbs incentrata sulla giustificazione originalista dell’overruling di Roe v. Wade ed evidenzia le conseguenze dell’impostazione dogmatica dell’originalism sulle rivendicazioni femminili.

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Pubblicato

2023-03-18

Come citare

1.
Romeo G. Dobbs v. Jackson: l’ultima trasformazione dell’originalismo passa dal corpo delle donne. BioLaw [Internet]. 18 marzo 2023 [citato 4 dicembre 2024];(1S):165-78. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/2589

Fascicolo

Sezione

La sentenza Dobbs e il costituzionalismo statunitense