I nuovi orizzonti delle decisioni di fine vita e della donazione di organi in Italia
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-2626Parole chiave:
Donazione di organi, decisioni di fine vita, donazione controllata a cuore fermo, morte medicalmente assistita, donazione di organi post eutanasiaAbstract
L’obiettivo del presente lavoro è di offrire alcune considerazioni su un nuovo campo di indagine del biodiritto, emerso dalla combinazione di due temi classici e tradizionalmente separati: le decisioni di fine vita e la donazione degli organi a scopo di trapianto. L’idea di esplorare le opportunità derivanti dall’accostamento di queste materie finora distinte ha cominciato a guadagnare terreno anche nel nostro ordinamento, come dimostra chiaramente l’intervento del Comitato Nazionale per la Bioetica sulla donazione controllata a cuore fermo. L’evoluzione del dibattito sul fine vita in Italia (Corte cost., sent. 242/2019) porta, poi, a porsi i primi interrogativi su un tema strettamente collegato, quello della donazione degli organi a seguito dell’eutanasia o del suicidio assistito, soprattutto alla luce delle esperienze maturate da altri Paesi dove questa pratica è già consolidata e diffusa.
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