Il diritto alla città intelligente e la cittadinanza vulnerabile. Spunti per una critica socio-tecnica dell’IA
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-3307Parole chiave:
Governamentalità algoritmica, farmacologia, smartness, ingiustizia epistemica, infrasomatizzazioneAbstract
La «sottodeterminazione giuridica» (Izzo) delle smart cities induce a parlare di città a cittadinanza vulnerabile. Come rilevato nei campi dell’etica dell’IA, l’implementazione di algoritmi predittivi nelle smart cities esacerba la vulnerabilità del cittadino-utente, soggetto non solo a restrizioni della privacy, ma a processi di espropriazione e a forme di ingiustizia epistemica (Battaglia). Correlativamente, a essere minati sono i fondamenti normativi dell’identità, della libertà, dell’autonomia e della responsabilità. Prendendo spunto dalla prospettiva farmacologica di Stiegler e dai lavori di David Berry sull’infrasomatizzazione digitale e sul diritto sociale all’esplicabilità, il paper propone una riflessione socio-tecnica della vulnerabilità della cittadinanza.
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