Il diritto alla città intelligente e la cittadinanza vulnerabile. Spunti per una critica socio-tecnica dell’IA

Autori

  • Paolo Vignola

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-3307

Parole chiave:

Governamentalità algoritmica, farmacologia, smartness, ingiustizia epistemica, infrasomatizzazione

Abstract

La «sottodeterminazione giuridica» (Izzo) delle smart cities induce a parlare di città a cittadinanza vulnerabile. Come rilevato nei campi dell’etica dell’IA, l’implementazione di algoritmi predittivi nelle smart cities esacerba la vulnerabilità del cittadino-utente, soggetto non solo a restrizioni della privacy, ma a processi di espropriazione e a forme di ingiustizia epistemica (Battaglia). Correlativamente, a essere minati sono i fondamenti normativi dell’identità, della libertà, dell’autonomia e della responsabilità. Prendendo spunto dalla prospettiva farmacologica di Stiegler e dai lavori di David Berry sull’infrasomatizzazione digitale e sul diritto sociale all’esplicabilità, il paper propone una riflessione socio-tecnica della vulnerabilità della cittadinanza.

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Pubblicato

2024-12-13

Come citare

1.
Vignola P. Il diritto alla città intelligente e la cittadinanza vulnerabile. Spunti per una critica socio-tecnica dell’IA. BioLaw [Internet]. 13 dicembre 2024 [citato 22 dicembre 2024];(1S):125-37. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/3307

Fascicolo

Sezione

SEZIONE 2 – DEI LUOGHI DELLA VULNERABILITÀ