Non discriminazione e diritto alla diversità: cosa c’è di nuovo per i disabili nell’era dell’AI?
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-3322Parole chiave:
Intelligenza artificiale, Disabilità, Non discriminazione, Diversità, Protezione dei dati personali, Artificial IntelligenceAbstract
Negli ultimi dieci anni, l'Unione Europea ha attraversato trasformazioni profonde, segnate dalla pandemia di Covid-19, da conflitti internazionali e dai rapidi progressi tecnologici in ambiti quali Big Data, cloud computing, Internet of Things (IoT) e intelligenza artificiale (IA). Questi cambiamenti hanno determinato l'elaborazione di un nuovo quadro normativo che ridefinisce diritti “tradizionali” e introduce nuovi diritti per cittadini e imprese. Il presente studio si propone di analizzare la condizione delle persone con disabilità, considerata un importante banco di prova per valutare l'efficacia del diritto alla non discriminazione e dei relativi strumenti di tutela. A tal fine, vengono esaminati la definizione giuridica della disabilità, le principali normative di riferimento e il contesto giuridico europeo. La riflessione sull’uguaglianza conduce inevitabilmente a una valorizzazione del diritto alla diversità. Il contributo si conclude con una disamina del potenziale dell’intelligenza artificiale nel promuovere i diritti delle persone con disabilità, evidenziando l'importanza di adottare pratiche trasparenti e conformi al GDPR, nonché di favorire una collaborazione costante tra istituzioni e fornitori tecnologici.
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