Infermità mentale, persone fragili e strumenti privatistici: la necessità di un approccio multidimensionale

Autori

  • Giuseppe Recinto

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-3337

Parole chiave:

Amministrazione di sostegno, interdizione, inabilitazione, diritti umani e mainstreaming, prospettiva multidimensionale

Abstract

Il lavoro, muovendo dalle criticità emerse a distanza di venti anni dalla introduzione in Italia della disciplina dell’amministrazione di sostegno, mira a sottoporre a revisione critica la visione “paternalistica” rispetto alla tutela delle persone fragili, che tradizionalmente caratterizza gli istituti di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia. In questa direzione, alla luce della prospettiva multidimensionale della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che sembra avere trovato accoglimento negli ultimi interventi normativi in materia e nella più recente giurisprudenza della Suprema Corte e della Corte europea dei diritti dell’uomo, si individua nella valorizzazione della “unicità” di ogni persona umana nella sua complessità l’unica via per assicurare l’effettività della protezione.

##submission.downloads##

Pubblicato

2024-12-20

Come citare

1.
Recinto G. Infermità mentale, persone fragili e strumenti privatistici: la necessità di un approccio multidimensionale. BioLaw [Internet]. 20 dicembre 2024 [citato 21 dicembre 2024];(4):61-7. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/3337

Fascicolo

Sezione

Focus on