La pianificazione condivisa delle cure per gli adulti privi in tutto o in parte di autonomia

Autori

  • Vincenzo Durante

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-3411

Parole chiave:

Pianificazione condivisa delle cure, capacità, mancanza di autonomia, valorizzazione della capacità residua dei pazienti, miglior interesse del paziente

Abstract

La pianificazione condivisa delle cure pone diversi problemi interpretativi e attuativi quando il paziente è privo, in tutto o in parte, della capacità di prendere decisioni consapevoli sulla sua salute. Il saggio si propone di indagare se, e a quali condizioni, l’accesso alla pianificazione condivisa delle cure è ammesso a favore delle persone non autonome. Una lettura superficiale della legge potrebbe infatti portare a ritenere che solo le persone adulte e capace di agire possano intraprendere una pianificazione delle cure. Al contrario, l’impianto generale e lo spirito della l. n. 219 porta ad interpretare le regole sulla capacità nel senso che anche i pazienti privi in tutto o in parte di autonomia possono essere protagonisti di una pianificazione, con il sostegno di coloro che hanno poteri di scelta sulla loro salute.

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Pubblicato

2025-03-20

Come citare

1.
Durante V. La pianificazione condivisa delle cure per gli adulti privi in tutto o in parte di autonomia. BioLaw [Internet]. 20 marzo 2025 [citato 1 aprile 2025];(1S):157-68. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/3411

Fascicolo

Sezione

PARTE I) LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE TRA NORME E “BUONE” PRATICHE