La pianificazione condivisa delle cure per gli adulti privi in tutto o in parte di autonomia
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-3411Parole chiave:
Pianificazione condivisa delle cure, capacità, mancanza di autonomia, valorizzazione della capacità residua dei pazienti, miglior interesse del pazienteAbstract
La pianificazione condivisa delle cure pone diversi problemi interpretativi e attuativi quando il paziente è privo, in tutto o in parte, della capacità di prendere decisioni consapevoli sulla sua salute. Il saggio si propone di indagare se, e a quali condizioni, l’accesso alla pianificazione condivisa delle cure è ammesso a favore delle persone non autonome. Una lettura superficiale della legge potrebbe infatti portare a ritenere che solo le persone adulte e capace di agire possano intraprendere una pianificazione delle cure. Al contrario, l’impianto generale e lo spirito della l. n. 219 porta ad interpretare le regole sulla capacità nel senso che anche i pazienti privi in tutto o in parte di autonomia possono essere protagonisti di una pianificazione, con il sostegno di coloro che hanno poteri di scelta sulla loro salute.
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