La condivisione dei dati nei dispositivi medici connessi (IoMT): tra il Data Act e lo Spazio europeo sui dati sanitari
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-3504Parole chiave:
Accesso ai dati, contratti di condivisione dei dati, Internet of Medical Things, uso secondario dei dati sanitariAbstract
I sistemi sanitari nazionali stanno sfruttando sempre più i vantaggi delle tecnologie dell'Internet of Things: i dispositivi connessi al cloud e dotati di sensori percettivi possono raccogliere dati sanitari molto accurati dalle persone anche se non si recano in ospedale o in cliniche private. Per i potenziali innovatori di nuovi dispositivi medici IoT, il quadro giuridico applicabile era finora limitato all'applicazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali e del Regolamento sui dispositivi medici. Questo articolo analizzerà cosa accadrà quando i dati medici generati dall'IoT saranno condivisi per creare nuovi prodotti o servizi secondo il quadro ora descritto dal Data Act (DA) e dallo Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS) con particolare riguardo all’Italia. Dato che l'EHDS e il Data Act mirano entrambi a facilitare l'uso secondario dei dati (sanitari), il contributo confronterà i due processi istituiti per stabilire una tabella di marcia per risolvere le questioni teoriche e pratiche relative alla condivisione dei dati sanitari e quali sfide aspettano il legislatore nazionale nella loro applicazione al sistema italiano.
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza

Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.