Diritto e tendenze anti-antropocentriche (e anti-umanistiche) dell’AI. Una riflessione
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-3612Parole chiave:
Anti-antropocentrismo, anti-umanesimo, intelligenza artificiale, algoritmi, dirittiAbstract
Il diritto, nel rapportarsi con il procedere diffusivo delle ICT algoritmiche, deve fare particolare attenzione al verificarsi di alcune tendenze che si potrebbero definire anti-antropocentriche (talora addirittura anti-umanistiche). Queste tendenze, infatti, nel riferirsi alla specie umana o a suoi singoli individui, contraddicono i valori fondamentali dei nostri ordinamenti giuridici. Emergono, in via esemplificativa: la parificazione tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, l’introduzione di fattori di limitazione ai processi di sviluppo del pensiero umano, la patrimonializzazione de-materializzata dell’umano che viene considerato sempre più riserva di dati e informazioni a beneficio del mercato, il riduzionismo informazionistico del concetto di persona e un nuovo e controintuitivo concetto di potere (algocrazia e/o infocrazia). Tendenze che richiedono, per essere efficacemente affrontate, un approccio interdisciplinare, globale e intergenerazionale che ponga l’essere umano a fondamento della disciplina giuridica.
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