Intelligenza artificiale e intelligenza umana: contributi della teologia cristiana e della filosofia della persona
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-2486Parole chiave:
teologia cristiana, filosofia della persona, etica dell'IA, interazione uomo/macchina, approccio incentrato sull'uomoAbstract
L’articolo punta l’attenzione sugli interrogativi che l’IA e la robotica, in quanto incarnazione dell’IA, pongono alla teologia cristiana, con particolare riferimento all’origine, alla creazione e al limite. Secondo la teologia cristiana, non è concepibile che l’atto di produrre macchine di intelligenza artificiale e il suo risultato siano paragonabili all’atto creativo per il quale esiste l’umano, con una dignità che si fonda in ultima analisi sulla sua trascendenza e destinazione alla comunione con Dio. La teologia cristiana ritiene utile e necessario che si scoprano aspetti e dinamiche del rapporto uomo/macchina, che possano proiettarci in modi di vivere anche molto diversi da quelli a cui siamo abituati fino ad ora, con un vigile discernimento oggettivo del bene e del male nell’azione umana. La filosofia integra la teologia cercando, nell’orizzonte della ragione complementare alla fede, di delimitare i confini della persona e della natura umana rispetto alla macchina. La risposta della filosofia della persona giustifica un orizzonte umanocentrico vs. tecnocentrico, riconoscendo al centro la dignità della persona umana che non può essere ridotta a macchina o funzioni.
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