La depenalizzazione dell’aborto in Colombia tra attivismo sociale e contenzioso strategico
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-2564Parole chiave:
Aborto, Corte costituzionale, mobilitazione, vulnerabilità, eguaglianza intersezionale, obiezione di coscienza, dignitàAbstract
Il lavoro tratteggia la progressiva depenalizzazione dell’aborto in Colombia, con particolare attenzione alla giurisprudenza costituzionale. Si mette in luce in particolare l’utilizzo l’uso da parte della Corte dei trattati sui diritti umani e della dignità, nonché del principio di proporzionalità, per affermare l’incostituzionalità delle norme penali che vietavano l’aborto. Il lavoro dà poi conto del ruolo dei movimenti sociali colombiani e transnazionali nel plasmare sia la giurisprudenza della Corte che la percezione sociale dell’aborto. La conclusione che si propone è che il caso colombiano dimostra come le corti, quando decidono su questioni profondamente divisive, possano adottare approcci che consentono di attenuare le tensioni e proteggere la propria legittimità.
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