FEMtech e l’avvento della medicina pervasiva: incubo o nobile sogno?
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-2753Parole chiave:
Apps per il benessere, habeas data, auto-monitoraggio, bio-sorveglianza, normativa m-HealthAbstract
La rapida crescita del mercato FEMtech ha sollevato preoccupazioni sociali e bioetiche, soprattutto riguardo ai dispositivi mobili connessi alla salute sessuale e riproduttiva delle donne. Questo articolo esamina le implicazioni bioetiche della FEMtech e il tipo di risposta che questa tecnologia richiede per affrontare le preoccupazioni sulla sua affidabilità e sicurezza, che sono considerevoli. In un contesto in cui i dati personali dei pazienti sono fondamentali per tutte le attività sanitarie, l’emergere di una forma di benessere digitale che va oltre la medicina tradizionale solleva nuove domande ed etiche preoccupazioni. Nella conclusione del lavoro, le tecnologie FEMtech vengono definite come una sorta di «terra di mezzo» tra la biotecnologia digitale e l’ecologia naturale delle donne come potenziali madri, evidenziando come tali tecnologie siano il risultato di una pratica neo-umanista generata dal biocapitalismo digitale.
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