FEMtech e l’avvento della medicina pervasiva: incubo o nobile sogno?

Autori

  • Enrico Maestri

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-2753

Parole chiave:

Apps per il benessere, habeas data, auto-monitoraggio, bio-sorveglianza, normativa m-Health

Abstract

La rapida crescita del mercato FEMtech ha sollevato preoccupazioni sociali e bioetiche, soprattutto riguardo ai dispositivi mobili connessi alla salute sessuale e riproduttiva delle donne. Questo articolo esamina le implicazioni bioetiche della FEMtech e il tipo di risposta che questa tecnologia richiede per affrontare le preoccupazioni sulla sua affidabilità e sicurezza, che sono considerevoli. In un contesto in cui i dati personali dei pazienti sono fondamentali per tutte le attività sanitarie, l’emergere di una forma di benessere digitale che va oltre la medicina tradizionale solleva nuove domande ed etiche preoccupazioni. Nella conclusione del lavoro, le tecnologie FEMtech vengono definite come una sorta di «terra di mezzo» tra la biotecnologia digitale e l’ecologia naturale delle donne come potenziali madri, evidenziando come tali tecnologie siano il risultato di una pratica neo-umanista generata dal biocapitalismo digitale.

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Pubblicato

2023-10-05

Come citare

1.
Maestri E. FEMtech e l’avvento della medicina pervasiva: incubo o nobile sogno?. BioLaw [Internet]. 5 ottobre 2023 [citato 23 novembre 2024];(3):27-63. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/2753

Fascicolo

Sezione

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