Il riconoscimento facciale sul “banco” degli imputati. Riflessioni a partire, e oltre, Corte EDU Glukhin c. Russia

Autori

  • Costanza Nardocci

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-2999

Parole chiave:

Riconoscimento facciale, Corte europea dei diritti dell’uomo, vita privata, interferenza, rischi

Abstract

Il saggio analizza la prima pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo di condanna della Russia per l’impiego di sistemi di riconoscimento facciale, accertando la violazione degli articoli 8 e 10 CEDU. L’articolo inquadra la disamina nel contesto degli sviluppi in tema di regolamentazione delle tecnologie di intelligenza artificiale, proponendo anche un raffronto con alcune pronunce decise a livello domestico da alcuni Stati europei ed extra-europei. Il saggio pone in evidenza l’orientamento della Corte EDU di fronte all’impiego dei sistemi di identificazione biometrica al fine di verificare se, e se sì in quale misura, tali sistemi siano rispettosi dei diritti convenzionali.

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Pubblicato

2024-03-27

Come citare

1.
Nardocci C. Il riconoscimento facciale sul “banco” degli imputati. Riflessioni a partire, e oltre, Corte EDU Glukhin c. Russia. BioLaw [Internet]. 27 marzo 2024 [citato 22 dicembre 2024];(1):279-303. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/2999

Fascicolo

Sezione

Artificial Intelligence e Diritto - Saggi