La tutela della salute mentale nei Centri di permanenza per i rimpatri
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-3647Parole chiave:
Diritto alla salute mentale, Immigrati extracomunitari, Centri di permanenza per i rimpatri, Contenzione farmacologica, Inclusione socialeAbstract
Dopo una panoramica sul diritto alla salute mentale nell’ordinamento italiano, l’analisi si concentra sulla tutela del diritto alla salute degli immigrati irregolari, evidenziando come, sebbene siano in vigore normative specifiche per tutelare questo diritto anche per chi non ha cittadinanza italiana, la sua effettiva attuazione risulta ancora in larga parte insufficiente. Questo sembra derivare sia dalle incertezze normative, sia dalla garanzia in concreto del diritto alla salute da parte degli enti preposti. La riflessione si concentra quindi sulle garanzie del diritto alla salute all’interno dei Centri di permanenza per i rimpatri, sottolineando non solo la sua frequente negazione, ma anche il ricorso alla sedazione, ovvero a pratiche di tipo contenitivo.
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