«Incognita. Rivista di poesia» (S.E.N., 1982-1984)
Parole chiave:
Incognita, Rivista, Napoli, Giancarlo Majorino, Poesia italianaAbstract
L’articolo propone un’analisi complessiva della rivista napoletana «Incognita» (1982-1984), diretta dal poeta Giancarlo Majorino. La rivista raduna prospettive critiche molto diverse, dalle quali si trae la volontà di effettuare un bilancio sul decennio appena passato, le cui problematiche sono percepite come attuali. Nella prima parte l’analisi si concentra sull’attività di Majorino come curatore di un’antologia di poesia negli anni Settanta, valutando alcune sue posizioni di cui si potrebbe cogliere la persistenza nell’attività della rivista. Nell’analisi di «Incognita» ci sono anche alcuni tentativi di definire caratteristiche e importanza di una letteratura marginale e subalterna, in opposizione ad una élite culturale che orienta il mercato editoriale. Nella seconda parte lo studio si concentra su alcuni testi poetici, diversi per stile e generazione degli autori. Sono inoltre valutati lo spazio occupato da autori legati al territorio e alcune proposte teoriche legate allo stile della scrittura e la ricezione di autori stranieri. Nella terza parte l’articolo presenta l’attenzione specialistica dedicata al ruolo che ricopre il lettore nella fruizione del testo poetico: in particolare la ricerca condotta da Giorgio Majorino con gli strumenti della psicologia cognitiva. Infine, questa ricerca tenta di presentare punti di forza e limiti della rivista: nonostante la ricchezza delle proposte, emerge la mancanza di un dialogo maggiore e oppositivo tra le diverse linee teoriche avanzate lungo l’attività di «Incognita». Anche per questo, l’interrogativo che dà il titolo alla rivista non sembra trovare risposta.