«Water is our element»
Metaphors of the Sea and Water in Margaret Atwood's The Penelopiad
Parole chiave:
Conceptual Metaphor Theory, Water and sea metaphors, Margaret Atwood, The Penelopiad (2005), Italian TranslationAbstract
Nell’antichità occidentale la vita era dominata dalla presenza del mare, come dimostrato dai numerosi racconti della mitologia greca in cui gli umani lo combattono, soccorsi – oppure ostacolati – da dee o donne mortali. The Penelopiad (2005) di Margaret Atwood è una delle recenti riscritture del mito greco che, allontanandosi dalla prospettiva maschile, racconta l’epica di Omero dal punto di vista di Penelope. Questo contributo esaminerà le rappresentazioni letterarie dell’acqua e del mare e le relazioni con i personaggi femminili attraverso un’analisi stilistica delle metafore concettuali legate al mare e all’acqua in The Penelopiad e nella sua traduzione italiana (Margherita Crepax, 2018). Atwood mantiene alcune contraddizioni del simbolismo classico, per il quale il mare è sia l’emblema materno della creazione sia il confine tra la vita e la morte, ma allo stesso tempo lo rinnova. Atwood ricorre infatti all’antropomorfismo e rende l’acqua una metafora post-femminista tramite la quale denunciare lo stato della donna nella società contemporanea.
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