Prima di Dobbs. La scure dell’Original intent su cinquant’anni di nodi irrisolti in materia di aborto
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-2566Parole chiave:
Originalismo, aborto, privacy, eguaglianza, giurisprudenza femministaAbstract
Dobbs v. Jackson segna un Overruling nella giurisprudenza della Corte Suprema dalla portata storica. Negando rilevanza costituzionale al diritto di aborto, la Corte restituisce una lettura originalista della Costituzione americana e opera selettivamente sulla materia dei diritti civili, probabilmente inaugurando una stagione che potrebbe avere ricadute sui diritti riproduttivi e sulla libertà delle donne a esercitare il controllo sulle proprie scelte. La qualificazione dell’aborto, che si era consolidata con Roe v. Wade e poi con Planned Parenthood v. Casey, era stata tutt’altro che priva di elementi di debolezza. Tanto le dissenting opinion della Corte, quanto i contributi della dottrina erano intervenuti su questi aspetti, focalizzandosi sulla Penumbra del XIV emendamento della Costituzione americana, riflettendo sull’opportunità di ancorare l’aborto alla clausola di uguaglianza posta dal XIV emendamento, e ponendo al centro i limiti di una costruzione fondata sulla dicotomia tra pubblico e privato. Cinquant’anni di nodi irrisolti, dei quali in questo saggio si prova a sintetizzare le principali questioni.
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