Professionisti della salute e pianificazione condivisa delle cure: opportunità, ostacoli, bisogni formativi

Autori

  • Massimo Foglia
  • Enrico Furlan
  • Alessandro Guerroni
  • Aurelio Filippini

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-3399

Parole chiave:

Advance care planning, shared care planning, healthcare professionals, end-of-life care, patient autonomy, communication skills

Abstract

Questo articolo esamina i fondamenti etici e legali della Pianificazione Con divisa delle Cure (PPC) in Italia, concentrandosi sulla sua attuazione da parte degli operatori sanitari, in particolare medici di base e infermieri. Sostiene che la PPC, se correttamente compresa e applicata, è un potente strumento per fornire un'assistenza personalizzata e centrata sul paziente, nel rispetto della dignità e dell'autonomia umana. Gli autori analizzano i ruoli dei diversi operatori sanitari nella PPC, sottolineando l'importanza di un'identificazione precoce dei bisogni di cure palliative e di una comunica zione efficace con i pazienti e le famiglie. Il lavoro si conclude sottolineando la necessità di una formazione specifica e di strategie organizzative per superare gli ostacoli nell'implementazione della SCP e per garantirne l'adozione diffusa nelle strutture sanitarie.

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Pubblicato

2025-03-20

Come citare

1.
Foglia M, Furlan E, Guerroni A, Filippini A. Professionisti della salute e pianificazione condivisa delle cure: opportunità, ostacoli, bisogni formativi. BioLaw [Internet]. 20 marzo 2025 [citato 2 aprile 2025];(1S):21-35. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/3399

Fascicolo

Sezione

PARTE I) LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE TRA NORME E “BUONE” PRATICHE