Come, quando e perché realizzare la pianificazione condivisa delle cure sul territorio. Riflessioni a partire da una storia di cura

Autori

  • Alessandro Guerroni
  • Enrico Furlan
  • Massimo Foglia

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-3417

Parole chiave:

Pianificazione condivisa delle cure sul territorio, cure palliative territoriali, autonomia relazionale, cura centrata sul paziente, cure di fine vita

Abstract

Questo saggio riflette sulle ragioni, i metodi e i tempi per la realizzazione della pianificazione condivisa delle cure (PCC) per pazienti in assistenza domiciliare. Esamina il valore etico-antropologico e la rilevanza giuridica della PCC a partire dalla storia reale di un'anziana donna e di suo figlio. Gli autori sottolineano che la PCC facilita una comunicazione significativa tra pazienti, famiglie e professionisti sanitari; permette l'identificazione precoce di bisogni e desideri; promuove la condivisione tra tutti i soggetti coinvolti nell'assistenza; contribuisce a un uso efficace delle risorse. Sostengono inoltre che la PCC è fortemente consigliata nell’assistenza di pazienti fragili o affetti da malattie cronico-degenerative a domicilio, sottolineando l'importanza che i medici di medicina generale abbiano conoscenze e competenze adeguate al fine di attuarla in modo efficace.

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Pubblicato

2025-03-20

Come citare

1.
Guerroni A, Furlan E, Foglia M. Come, quando e perché realizzare la pianificazione condivisa delle cure sul territorio. Riflessioni a partire da una storia di cura. BioLaw [Internet]. 20 marzo 2025 [citato 1 aprile 2025];(1S):241-9. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/3417

Fascicolo

Sezione

PARTE II) LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DI CURE NEI DIVERSI CONTESTI E NELLE PRIME