Dal divieto alla regolamentazione “a contratto” della gestazione per altri. Ragioni normative a confronto
DOI:
https://doi.org/10.15168/2284-4503-3098Parole chiave:
Gestazione per altri, diritto alla libertà contrattuale, autonomia, vulnerabilità, contratti ad esecuzione asimmetricaAbstract
In questa analisi si prende in esame la questione dei contratti di maternità surrogata ipotizzandone la regolazione su base statale e adottando una prospettiva critica per valutare la legittimità di un diritto alla libertà di stipulare contratti di surrogacy. La giustificazione normativa, sul piano bioetico e giusfilosofico, relativa alla regolamentazione contrattuale della surrogacy necessita di essere adeguatamente esplorata per comprenderne criticità e potenzialità. In questa direzione si considerano alcune delle principali posizioni normative volte a giustificare la prospettiva di un sistema statale di autorizzazione degli accordi di maternità surrogata. Il tema viene affrontato con una privilegiata attenzione alla condizione della gestante, attorno alla quale vertono molte delle criticità che animano il dibattito contemporaneo, a partire dalla questione del potere contrattuale, della tutela dell'autonomia e della vulnerabilità delle donne gestanti. In conclusione, si riconosce l'importanza del ruolo dello Stato liberaldemocratico nel regolare l’accordo di GPA e nel co–progettare una politica riproduttiva con i suoi cittadini.
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