Intelligenza artificiale e ingiustizia socio-linguistica: è necessaria una riflessione interdisciplinare

Autori

  • Francesca Morganti
  • Beatrice Zuaro

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-3320

Parole chiave:

intelligenza artificiale, modelli linguistici di grandi dimensioni, minoranze linguistiche, ingiustizia linguistica, interdisciplinarità

Abstract

I sistemi di intelligenza artificiale, come evidenziato in un recente documento del Consiglio d’Europa, possono aiutare – in un’ottica di protezione delle minoranze linguistiche e di eguaglianza sostanziale – a salvaguardare le lingue regionali o minoritarie. Nel contributo si tenta, appunto, di riflettere sul potenziale dei suddetti sistemi nel contrasto a situazioni di marginalità (o vulnerabilità) linguistica, ma, soprattutto, si individua l’approccio interdisciplinare come condizione necessaria per spostare i termini del discorso – oltre le questioni di “accesso” e traduzione, pure centrali – sulla relazione bi direzionale che intercorre tra intelligenza artificiale e forme, più complesse e più gravi, di ingiustizia epistemica.

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Pubblicato

2024-12-13

Come citare

1.
Morganti F, Zuaro B. Intelligenza artificiale e ingiustizia socio-linguistica: è necessaria una riflessione interdisciplinare. BioLaw [Internet]. 13 dicembre 2024 [citato 22 dicembre 2024];(1S):303-15. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/3320

Fascicolo

Sezione

SEZIONE 3 – DEI VOLTI UMANI DELLA VULNERABILITÀ