Autobiography as a Contested Genre
A Gender and Postcolonial Reading of Doris Lessing's Alfred and Emily.
Mots-clés :
autiography, colonialism, autofiction, alfred and emily, gender studiesRésumé
Questo articolo si propone di indagare come gli scritti autobiografici di Doris Lessing (1919-2013) - in particolare il suo ultimo lavoro Alfred and Emily (2008) e Under My Skin (1994), il primo volume dell'autobiografia di Lessing - possano essere considerati "contro discorsi" che esplorano, trasgrediscono e sovvertono le convenzioni della scrittura autobiografica come genere letterario. L'ipotesi centrale di questo articolo è che Lessing abbia cercato di negoziare la distinzione fra ambito pubblico e privato - un potente e duraturo paradigma che presiede alla definizione di cosa sia socialmente accettato dal ruolo femminile - svelando e nascondendo allo stesso tempo alcuni aspetti privati della sua vita di donna che potevano essere esposti nella sfera pubblica solo in parte. La metafora autobiografica della "figlia impertinente" e la figura più nascosta, e sicuramente più controversa, della "madre negligente" costituiscono tentativi potenti a cui Lessing ha dato forma per rappresentare il proprio passato coloniale e la propria esperienza di donna, lottando al contempo con le strutture retoriche e con le categorie normative della femminilità a cui era esposta e che erano (e sono ancora) disponibili per raccontare se stesse.
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