Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin
Tradurre la modernità berlinese della Repubblica di Weimar
Abstract
Attraverso la produzione saggistica e giornalistica di Alfred Döblin degli anni Dieci e Venti, l’articolo indaga lo sviluppo delle modalità di rappresentazione della modernità berlinese offerte infine compiutamente dall’autore con il “romanzo metropolitano” Berlin Alexanderplatz (1929). Se considerate nel contesto del dibattito relativo alla tecnologia e al capitalismo del tempo, tali modalità si rivelano di particolare importanza anche per comprendere le ragioni che hanno portato all’immediata traduzione dell’opera da parte di Alberto Spaini, autore della sola versione nella nostra lingua del romanzo pubblicata nel 1931, ovvero durante un regime fascista che con molta probabilità, come sostiene l’articolo, poco effettivamente comprendeva degli intenti di Döblin.
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