Le latitudini del modernismo
Parlando di Stein: Mena Mitrano e Marina Morbiducci in conversazione
Mots-clés :
Gertrude Stein, planetary modernism, Tender Buttons, translation theory, literary thinkingRésumé
In questa conversazione si intende contestualizzare il lavoro sperimentale di Gertrude Stein all’interno
del dibattito sul significato di modernismo e delle sue trasformazioni nel ventunesimo secolo,
soprattutto alla luce della crescente affermazione dei New Modernist Studies. La scrittura steiniana viene
colta nel suo ruolo centrale svolto nelle maglie del canone letterario moderno proprio in virtù delle
acquisizioni teoriche mutuate dal pensiero femminista negli ultimi decenni. In tale inquadramento si
coglie un riverbero con il modernismo planetario contemporaneo cui idealmente si congiungono le
audaci connessioni spazio-temporali dei temi e protagonisti steiniani: questi si affermano proprio grazie
alla sua possente presenza anti-patriarcale e anti-canone. Ne consegue una visione che favorisce il
flusso, l’inafferrabilità, il divenire (“process poetics”). Nella nostra conversazione, Stein appare come la
creatrice di quel “literary thinking” che lei invoca al fine di prefigurare il continuum di arti-lingua-
pensiero. Il modernismo di Stein rappresenta quell’attraversamento dei confini – discorsivi, di genere
testuale e di campi di ricerca – oggetto di indagine dei più autorevoli critici e teorici contemporanei.
L’esperienza traduttiva offre il punto di vista privilegiato per mettere in luce il modernismo proiettivo di
una scrittrice il cui sperimentalismo e conseguente critica della rappresentazione diventano gli sbocchi
naturali di una forma di scrittura vivente.
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(c) Tous droits réservés Filomena Mitrano, Marina Morbiducci 2022
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