La pianificazione condivisa delle cure e la “personalizzazione” dei percorsi

Autori

  • Mariassunta Piccinni
  • Tiziano Vecchiato
  • Nereo Zamperetti

DOI:

https://doi.org/10.15168/2284-4503-3407

Parole chiave:

Pianificazione anticipata delle cure, pianificazione condivisa delle cure, legge n. 217/2019, personalizzazione dei percorsi clinici, livelli essenziali di assistenza (L.E.A.), arco metodologico

Abstract

Il contributo propone una riflessione sul rapporto tra le pratiche di PCC, latamente intese, e l’esigenza di personalizzazione dei percorsi, emergente tanto nelle realtà di cura quanto nell’evoluzione normativa. A partire da alcuni scenari clinici si analizzano gli istituti della legge n. 219/2017 confrontandoli con il più ampio contesto normativo pubblicistico sull’integrazione dei servizi e la personalizzazione delle cure. Gli strumenti sono criticamente valutati rispetto ai modelli socio-economici dei servizi sociosanitari. La tesi proposta è che sia necessario reinterpretare i servizi e i diritti relativi ai "livelli essenziali di assistenza" con soluzioni comunicative e organizzative facilitanti l’efficacia nelle relazioni di cura. In tal senso l’“arco metodologico” è presentato come strumento essenziale dell’azione professionale per meglio configurare i percorsi di cura valorizzando gli input professionali e non professionali.

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Pubblicato

2025-03-20

Come citare

1.
Piccinni M, Vecchiato T, Zamperetti N. La pianificazione condivisa delle cure e la “personalizzazione” dei percorsi. BioLaw [Internet]. 20 marzo 2025 [citato 2 aprile 2025];(1S):97-121. Available at: https://teseo.unitn.it/biolaw/article/view/3407

Fascicolo

Sezione

PARTE I) LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE TRA NORME E “BUONE” PRATICHE

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